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Congedo papà dipendenti: 5 giorni di congedo obbligatorio

Congedo papà: obbligatorio e facoltativo

Congedo obbligatorio e facoltativo per i papà lavoratori dipendendi sono stati istituiti dalla legge 28 giugno 2012, n. 92, come alternativi al congedo di maternità della madre e fruibili dal padre anche adottivo e affidatario, entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio.

La cosiddetta “maternità padre” è stata poi interessata dalla proroga, da parte della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017), in relazione al congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti anche per le nascite e le adozioni/affidamenti avvenute nell’anno solare 2017. Sempre la legge di bilancio 2017 ha previsto, per il 2018, l’aumento del suddetto congedo obbligatorio da due a quattro giorni.

Novità congedo parentale

Nuova legge congedo parentale: per l’anno solare 2019, invece, la legge di bilancio 2019 ha fatto salire a cinque il numero dei giorni di congedo obbligatorio.

Per quanto riguarda i padri lavoratori dipendenti da amministrazioni pubbliche, il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha chiarito che il Ministro per la Pubblica Amministrazione dovrà approvare una norma che individui e definisca gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina.

Da quando decorre e quanto dura

Da quando decorre e quanto dura

Il congedo parentale obbligatorio è fruibile dal padre entro il quinto mese di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni o affidamenti nazionali/internazionali) e quindi durante il congedo di maternità della madre lavoratrice o anche successivamente purché entro il limite temporale sopra richiamato.

E’ importante sottolineare come tale congedo sia aggiuntivo a quello della madre e spetta comunque indipendentemente dal diritto di questa al proprio congedo di maternità.

Ai padri lavoratori dipendenti spettano:

  • quattro giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2018;
  • cinque giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019.

Il congedo facoltativo del padre è invece condizionato alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di un giorno di congedo maternità. Il giorno dal padre anticipa quindi il termine finale del congedo di maternità della madre.

Il congedo facoltativo è fruibile anche contemporaneamente all’astensione della madre e deve essere esercitato entro cinque mesi dalla nascita del figlio (o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni o affidamenti nazionali/internazionali), indipendentemente dalla fine del periodo di astensione obbligatoria della madre con rinuncia da parte della stessa di un giorno. Infine, il congedo spetta anche se la madre, pur avendone diritto, rinuncia al congedo di maternità.
Quanto spetta

Il padre lavoratore dipendente ha diritto, per i giorni di congedo obbligatorio e facoltativo, a un’indennità giornaliera a carico dell’INPS pari al 100% della retribuzione.

Al trattamento normativo e previdenziale si applicano le disposizioni previste in materia di congedo di paternità dagli articoli 29 e 30, decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151.

Requisiti e come fare la domanda

Requisiti e come fare la domanda

Per il congedo parentale padre: quest’ultimo deve essere titolare di un rapporto di lavoro dipendente.

Quando fare domanda

Il padre lavoratore dipendente deve comunicare al proprio datore di lavoro le date in cui intende usufruire del congedo almeno 15 giorni prima. Se richiesto in concomitanza dell’evento nascita, il preavviso si calcola sulla data presunta del parto.

Come fare domanda

Nei casi di pagamento a conguaglio (articolo 3, decreto ministeriale del 22 dicembre 2012), per poter usufruire dei giorni di congedo il padre lavoratore dipendente deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro le date di fruizione.

Nei casi di pagamento diretto da parte di INPS, la domanda si presenta online all’Ente attraverso il servizio dedicato. Il menu interno al servizio si articola nelle seguenti voci:

Informazioni, pagina che descrive le prestazioni previste per le differenti categorie di lavoratori;
Manuali, pagina dalla quale è possibile consultare e scaricare i manuali d’uso della funzionalità di “acquisizione domanda” disponibili per ogni categoria di lavoratore;
Acquisizione domanda, funzionalità che consente la compilazione e l’invio della domanda per le diverse categorie di lavoratori;
Annullamento domande, funzionalità che permette di annullare la domanda inserita;
Consultazione domande, funzionalità che consente di verificare le domande inserite e inviate all’INPS.

In alternativa, si può fare la domanda tramite:

Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Ulteriori approfondimenti sono disponibili nella circolare INPS 14 marzo 2013 n. 40.

Prestito per papà dipendenti

La nascita di uno o più figli, evento che si lega al congedo di maternità e parentale, spesso è accompagnato da progetti o esigenze di vita che richiedono liquidità immediata. Per i papà lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, la Cessione del Quinto rappresenta una delle soluzioni ideali e con MyQuinto il preventivo è immediato e online.